Wordpress: perché tutti ne parlano, molti lo amano e alcuni lo odiano.

Correva l’anno 2003.

Alla radio Avril Lavigne cantava “I’m With You”, internet era ancora una cosa riservata ai PC, e per parlare con gli amici bisognava telefonare (sì, eravamo dei primitivi). Il mondo dei siti web era in fermento: i social network ancora dovevano diffondersi, ma c’era una cosa nuova ed eccitante chiamata “blog”, e se eri cool dovevi assolutamente averne uno dove raccontavi un po’ i fatti tuoi. 

E sono proprio due bloggerMatt Mullenweg e Mike Little – che danno vita al progetto WordPress: una piattaforma per creare blog in modo semplice, alla portata di tutti, e con una filosofia open-source, cioè con il codice liberamente modificabile da tutti gli utenti.

Oggi WordPress è molto più di un sistema per creare dei blog: è diventato un vero e proprio CMS, cioè sistema di gestione dei contenuti. In pratica, è uno strumento software che permette di creare dei siti web senza bisogno di conoscere alcun linguaggio di programmazione.

Il successo di WordPress

Oggi WordPress è il CMS più diffuso, utilizzato da oltre il 40% dei siti web nel mondo. Perché ha avuto un successo così clamoroso, tanto da surclassare tutti i suoi competitor?

Prima di tutto, perché è molto facile da usare. Non è necessariamente il sistema più veloce o più affidabile, ma in generale è quello più versatile. Vuoi un sito web? Installi WordPress, scarichi un tema, ci metti il logo della tua azienda, e più o meno hai un sito web che funziona.

Certo, è un compromesso: potrebbe essere lento e uguale a mille altri, ma per alcuni è sufficiente.

Inoltre, può essere espanso tramite l’uso di plug-in, cioè dei prodotti aggiuntivi che si “montano” sulla base di WordPress e permettono di aggiungere nuove funzionalità: e-commerce, iscrizioni alle newsletter, traduzioni dei contenuti ecc…

E non solo: WordPress è multi-utente, quindi è perfetto per realtà strutturate come ad esempio la redazione di un giornale online: ci saranno gli autori (che possono scrivere e salvare articoli), gli editor (con privilegi di modifica e pubblicazione superiori) e così via fino all’admin che ha potere di vita o di morte su tutti gli altri (in senso figurato, o forse no – dipende dal giornale 😛 ).

Ruoli e Permessi degli Utenti in WordPress:
Ruolo Capacità
Subscriber Leggere post
Contributor Scrivere e gestire i propri post ma non pubblicarli
Autore Pubblicare e gestire i propri post
Editore Pubblicare e gestire post di tutti, inclusi i post privati
Amministratore Gestire il sito, compresi tutti i post, pagine, plugin, temi e impostazioni

Ma allora perché in tanti lo criticano?

Perché cerca di mettere d’accordo un po’ tutti. Ed è proprio da qui che nasce la maggior parte delle critiche: molti considerano WordPress un sistema troppo ampio e generalista per riuscire ad eccellere davvero. Insomma, come dicono gli americani “jack of all trades, master of none”. 

Inoltre, WordPress ha democratizzato la creazione dei siti web.  Ha creato migliaia di “web designer” improvvisati così come Facebook ha creato eserciti di “opinionisti” che deliziano quotidianamente i nostri feed con variegati deliri che spaziano dal terrapiattismo a farneticanti analisi geopolitiche.

E così ci troviamo dei siti web brutti, lenti, poco sicuri, e magari tutti in comic-sans, tutti grazie alla facilità d’uso dell’amico WordPress.

Ma sarebbe sbagliato relegare un sistema complesso come WordPress al mondo degli hobbysti: in realtà è un sistema molto complesso, con una base di codice estremamente ben documentata, e una fortissima community di sviluppatori professionisti che lo usano per creare soluzioni personalizzate (tra cui io, a volte). 

Si può avere un sito davvero personalizzato con WordPress?

(Risposta breve, sì. )

Ci sono due modi di fare un sito web: prendendo qualcosa di già pronto e adattandolo al cliente, oppure costruirlo da zero.

Se hai dato un’occhiata a questo sito avrai capito che io seguo la seconda strada e i siti li faccio da zero, ma spesso uso WordPress.

Quindi? Raconto frottole? Sì, un sacco, ma i siti web sono cose serie e lì non mento mai.

MAI.

WordPress ha una caratteristica magica: è open source. Questo significa che il codice sorgente (quello che fa funzionare tutto il sistema di WordPress: gestione contenuti, impaginazione, scelta dei temi etc) è modificabile a piacimento. Insomma, non è un sistema chiuso, e anzi se sai programmare in PHP e JS è piuttosto facile da personalizzare.

La magia dell’open source

Per spiegare meglio il funzionamento di un CMS open source come WordPress, facciamo una metafora automobilistica.

Le auto che compriamo ora sono sistemi piuttosto chiusi: i pezzi di ricambio sono definiti dalla casa, che decide anche che tipo di gomme possiamo montare e il tipo di motore presente sulla vettura. Anche gli optional sono un sistema chiuso: vuoi il sistema di accensione a pulsante? E allora ti becchi anche i cruscotti digitali. Vuoi i sedili avvolgenti sportivi? Sei obbligato anche a portarti a casa il paraurti anteriore con le prese d’aria farlocche stile bullo del quartiere, e i doppi scarichi finti sul paraurti posteriore.

Immagina invece di avere un sistema completamente aperto, dove la casa costruttrice ti dà un pianale pronto (ruote, trasmissione, e un posto dove mettere il motore) e tu puoi scegliere tutto: il motore, la potenza e la programmazione della centralina, gli interni, il tipo di gomme, l’assetto e persino la carrozzeria.  Certo, per la maggior parte degli automobilisti queste scelte sarebbero inutili e controproducenti: nessuno ha voglia di studiarsi tutte le combinazioni possibili. Vogliono solo un aggeggio con 4 ruote e qualche lucina qua e là che gli permetta di andare dove vogliono andare. 

wordpress nel motore

Ma se qualcuno ha le competenze per agire direttamente su questo modello aperto, allora si aprono scenari meravigliosi, e si può arrivare davvero a un’auto su misura per il guidatore, con cui andare al lavoro, a fare la spesa o magari divertirsi la domenica in pista.

Con WordPress si può fare sia una cosa sia l’altra: acquistare un’auto pronta da concessionaria (sito standard, preconfezionato, con dei temi e plug-in predefiniti) oppure agire direttamente nel cuore del sistema e creare qualcosa di totalmente personalizzato, sfruttando la base di codice di WordPress.

Ok, forse il paragone con l’auto è un po’ esagerato – probabilmente un’auto creata completamente da zero avrebbe poco mercato, e sarebbe costosissima – ma con i siti web la cosa cambia: la differenza di prezzo non è così grande, e i vantaggi di un sito personalizzato sono enormi: unicità nel design (non ci saranno altri siti uguali al tuo!), una migliore esperienza utente (e gli utenti soddisfatti diventano clienti), performance superiori (e i siti veloci piacciono a Google), e talmente tanti altri che meriterebbero un articolo a parte.

Quindi WordPress è bene o male?

WordPress è uno strumento molto potente, e come tutti gli strumenti la sua utilità dipende da chi lo usa e come lo usa. 

Nelle mani di un professionista esperto può trasformarsi in un sito web dinamico, sicuro e performante. Oppure può finire nelle mani di uno dei tanti “web designer” improvvisati e diventare un ammasso informe di grafica brutta, plug-in pesanti magari finire in qualche classifica di “siti web brutti a prova di Halloween”.

Per ogni sito WordPress ben costruito, ce ne può essere un altro che è lento, vulnerabile e visivamente datato. Tuttavia, questo non è un problema di WordPress di per sé, ma piuttosto di come viene utilizzato.

Se il progetto lo richiede, io sono felicissimo di affidarmi a WordPress, costruendo temi e plugin da zero su misura per il cliente, come ho fatto ad esempio sul sito di misterrent.it – che tra l’altro non se la cava nemmeno male 🙂

Davide Ghione
Web designer freelance
Natale 1985, il mio primo computer: scopro che i tasti fanno un bel rumore, e che se premo quelli giusti succedono cose incredibili. Da allora non ho mai smesso di esplorare e sperimentare. Oggi mi occupo di web design e comunicazione online.
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